3 passi per aprire un casinò

Quello del gioco è un mondo incredibilmente florido e ricco di occupazione. Lo dicono innanzitutto i numeri: 15 milioni di italiani rivelano di essere abituali di casinò online, un segmento che nel solo 2017 ha fatto registrare 10 miliardi di entrate erariali.

Ma come si può entrare in questo commercio così ricco? Ad esempio, vi siete mai chiesti quali sono le procedure per aprire un casinò?

Ve lo spieghiamo noi in questa rapida guida.

1 LA LICENZA

Per proporre giochi e scommesse sul suolo italiano è imprescindibile la Licenza ADM – AAMS. Senza di questa si entra nel campo dell’illegalità, dove si trovano tra l’altro 6.500 siti reperibili online e privi di numero di licenza.

La procedura prevede, dopo l’uscita del bando, di dimostrare di rispettare, entro 60 giorni, tutti i requisiti richiesti, ottenere le approvazioni tecniche per le categorie di servizio, versare 200.000 € all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e, solo dopo aver ottenuto la licenza (che durerà cinque anni), mettere online il proprio portale. Dove si potranno trovare giochi da casino, slot machine, videopoker, giochi di carte e giochi da tavolo, ma anche bingo, poker, scommesse sportive (anche live e virtuali), ippica e betting exchange.

 

2 IL BANDO

Possono partecipare anche società stranieri, a patto che abbiano uffici e server collocati in uno dei paesi dell’Unione Europea. Tra questi ce ne sono alcuni, come Malta, più convenienti dal punto di vista fiscale, mentre altri, come Gibilterra e Regno Unito, sono più problematici.

La società che decide di aprire un casinò online e di operare in Italia deve chiarire la scelta della categoria dei giochi e dei servizi che offre, la scelta della software house e l’acquisto del dominio .it o di un hosting affidabile, in maniera tale da sopportare il flusso di clienti senza bug o malfunzionamenti.

 

3 I COSTI

Oltre ai 200.000 € di cui vi parlavamo in precedenza, chi vuole aprire un casinò online deve anche pagare dominio e hosting del portale, realizzare la grafica e la gestione del sito, acquistare software in gradi di riprodurre i giochi, seguire campagne di web marketing, acquistare e gestire sistemi di archiviazione e di pagamento, investire in software di sicurezza come protezione da virus, malware e spyware.

Certo, il pagamento della licenza è uno scoglio incredibile. Ma ci sono alcune alternative legali. La più facile è quella di aprire un negozio fisico in franchising, con l’affiliazione ad un sito web esistente e ottenere una sub licenza dalla società madre, che può decidere di aprire e mantenere una rete di affiliati. I costi saranno, in questo caso, meno onerosi e l’iter burocratico meno complesso.

 

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