Ludopatia: i numeri che fanno paura e la prevenzione online

Il fenomeno ludopatia si fa sempre più complesso in Italia. L’Istituto di fisiologia clinica di Pisa, sulla base dei dati raccolti rispettivamente da IPSAD ed ESPAD, ha messo a disposizione del Cnr uno studio sul gioco relativo al 2017. E’ così stato dimostrato che nel 2017 il 42,8% della popolazione tra i 15 e i 64 anni abbia giocato.

I dati sul gioco d’azzardo

Il gioco d’azzardo cresce a macchia d’olio nel nostro Paese. Nel 2017 i giocatori sono stati 17 milioni, di cui 1,4 milioni nel settore online. Nel contempo, sono cresciute anche le imprese del settore. Attualmente sono 11.139 le attività legate al gioco regolarmente censite con una crescita del 6,9% dal 2017, quando erano 10.418. La capitale del gioco d’azzardo è Napoli con 1.307  attività (11.7% del totale nazionale, +4.6% in un anno), seguita da Roma (904, 8.1% italiano e +4.8%) e Milano (480, 4.3% e + 9.1%).  Il settore che è cresciuto di più dal 2010 è quello relativo alle sommesse con un incremento di 10 punti percentuali. Unico dato in controtendenza è quello relativo ai giovani negli ultimi tre anni: nel 2017 solo 1 milione di studenti ha tentato di giocare rispetto all’1,4 milioni del 2014.

Gambling come fonte di ricchezza

Venendo alle motivazioni che spingono verso il gioco al primo posto c’è la voglia di arricchirsi. Il 39,1% dei giocatori è convinto che sia possibile guadagnare delle somme importanti con l’azzardo. A questo va aggiunto che il 16,7% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni ritiene che l’esito delle giocate al bingo o ad altri giochi dipenda non dal caso, ma dalla bravura del giocatore. Tutto questo va di pari passo con l’aumento della ludopatia. Se nel 2010 gli affetti erano circa 100mila, nel 2017 sono passati a circa 400mila, con un incremento pari al 2,4% del totale. Se si analizzano le spese si può notare come i giocatori in media non spendano più di 10 euro al mese. La somma, però, passa a 50 euro per i soggetti più a rischio. Va detto che il 14,9% dei giocatori investe ogni mese anche più di 200 euro nel gioco.

Lotta alla ludopatia

Nella lotta alla ludopatia va distinto tra settore terrestre e online. Non è corretto, infatti, affermare che tutte le concessionarie AAMS abbiano lo stesso approccio. Sulle piattaforme online i controlli i sono molto più stringenti, anche a livello di gioco minorile. Qui, infatti, per la registrazione e la successiva apertura di un conto gioco è necessario inviare una scansione del proprio documento d’identità che attesti di essere maggiorenne. Nelle ricevitorie terrestri, invece, non c’è un monitoraggio adeguato. Le piattaforme online, hanno anche altri piani di prevenzione: si pensi anche alle autoregolazioni che i giocatori sono chiamati a darsi in fase di registrazione, come il  tetto massimo di versamento settimanale, somma che non può essere bypassata in alcun modo. Esistono anche casinò online che permettono ai loro utenti di escludersi per un periodo limitato o permanente dal gioco. Viene, inoltre impedito automaticamente la creazione di nuovi conti gioco e l’uso di altri account registrati su siti differenti.

Ora è arrivato il turno di incrementare i controlli nel settore terrestre. Il Decreto Dignità da questo punto di vista dovrebbe dare una mano con un’operazione di maggior prevenzione nei locali pubblici.

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